domenica 9 settembre 2018

Perchè tanto rumore? Per scegliere



Di quando in quando, negli ultimi mesi a Marino, segnatamente nelle frazioni di Marino, con perno a Cava dei Selci, singole persone, associazioni, esponenti pubblici, rappresentanti di Partiti e movimenti, hanno messo in rilievo, al primo posto di denunce e ragionamenti, la vicenda Palaghiaccio. Qui non interessa armare una "guerra santa" contro l'Amministrazione comunale che continua a tacere, cincischiare, far pensare senza nulla indicare: nè di politico, nè di amministrativo. Qui interessa sottolineare che, nei modi differenti, nei tempi disgiunti, senza concordanza alcuna - finora - varie posizioni, varie sensibilità politica e culturali, vari organismi rappresentati, si sono espressi per un chiaro e netto NO alla realizzazione di un centro commerciale al posto del Palaghiaccio. La contestazione, falsamente logica, ma l'ha acquistata un privato, può farne ciò che crede; non è affatto accoglibile. Qui non interessa intavolare un ragionamento di regole o leguleio, qui interessa stabilire le priorità e chi debba esercitarle. 1. Il popolo, in questo caso i cittadini residenti a Marino, e particolarmente nelle frazioni, hanno il diritto sacrosanto di stabilire cosa debba venire - se da sostituire - nel sito del Palaghiaccio, area destinata perennemente non a far soldi ma a dare servizi ai cittadini stessi. 2. Gli onesti operatori economici (commercianti e artigiani) e lavoratori dei piccoli esercizi che nella realizzazione di un centro commerciale vedrebbero devastati i propri proventi economici, nonostante siano decenni, se non più, che siano parte viva del tessuto cittadino. 3. I giovani e gli operatori culturali che invece di poter aver a disposizione un luogo di cultura e svago, avrebbero una finestra su un buio futuro territoriale, e nessuna valvola, nessun perno su cui poggiare il proprio presente.
E' necessario, dunque, è indispensabile, è perfino un dovere (anche kantianamente e religiosamente oltre che con approccio totalmente laico) che chiunque, nel comune di Marino, nelle frazioni di Marino, nella propria funzione di operatore culturale, di persona pubblica nell'impegno, di eletto - oltre ogni schieramento, e men che meno indipendentemente se sia in maggioranza o no - di politico in senso lato e proprio, parli, spenda una parola, assuma un impegno.
Immaginiamo che tanti che si sono esposti proprio negli ultimi mesi e settimane e giorni, siano ora disponibili a creare un fronte comune, certo di denuncia, ma soprattutto volto a garantire un eccellente bene comune per i cittadini delle frazioni di Marino. I comunisti sono disponibili.

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